#lettidavoi: Error 404
Con il suo saggio, Esther Paniagua ci mostra quanto, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, sia facile e prevedibile
la caduta di internet e quanto saremmo impreparati nell’evenienza in cui questo accadesse, o più nello specifico, quando accadrà: difatti, secondo
la Paniagua, siamo davanti ad un avvenimento inevitabile. L’autrice ci fa aprire gli occhi sulla nostra dipendenza da internet, il quale ormai domina
la nostra vita e condiziona tutto ciò che facciamo senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, dai rapporti sociali, alle comunicazioni, dal lavoro
al semplice uso degli elettrodomestici e dei trasporti.
Un’altra cosa su cui si dovrebbe riflettere è il fatto che, nonostante si dia per scontato che i nostri dati siano al sicuro e solo noi possiamo
accedervi, la verità è ben distante da quanto appena affermato, infatti «Ci riuscirebbe anche un bambino. Letteralmente. Il 15 luglio 2020,
un memorabile attacco informatico ai danni di Twitter fu opera di un minorenne.» (e questo è soltanto uno dei tanti casi). Il pensiero che persino
un ragazzino riesca ad hackerare i sistemi di multinazionali della portata di Twitter e diffonderne i dati dovrebbe farci rabbrividire, invece
sembriamo del tutto illusi e convinti che questo non potrebbe mai succedere o che comunque non potremmo mai essere noi le vittime di un simile attacco.
Oltre agli errori commessi da chi ogni giorno naviga in rete (quindi più o meno tutti), la scrittrice individua e analizza gli errori presenti nel sistema stesso,
per esempio abbiamo discriminazioni per cui gli algoritmi che hanno il ruolo di definire un individuo idoneo o meno per una determinata professione tengono conto
della nazionalità, del sesso e/o del reddito, operando preferenze verso chi ha caratteristiche considerate più apprezzabili rispetto ad altre sulla base di pregiudizi
(pelle bianca, sesso maschile, abitazione in un quartiere residenziale…).
Per di più, il web diventa uno spazio davvero pericoloso nel momento in cui finisce nelle mani di soggetti che hanno ben poca dimestichezza con
questo strumento: parliamo in particolare di bambini e anziani, molti dei quali influenzabili e manipolabili. Essi non si accorgono della possibilità
che dietro lo schermo non ci sia la persona che credono, cadendo quindi nell’inganno di truffatori o pedofili.
Alla luce di quanto detto e ammettendo che la vita grazie al supplemento di internet sia più facile e “comoda”, il libro ci aiuta a ragionare
sulla nostra incoscienza, ingenuità, e convinzione di essere intoccabili, come se potessimo avere tutto sotto controllo; nonostante sia probabile
che una volta apprese le informazioni non cambieremo nulla nelle nostre abitudini riguardanti la rete delle reti, è comunque necessario avere una
certa consapevolezza almeno per evitare di commettere errori irreparabili: e sicuramente “Error 404” è il mezzo giusto per assumere tale
consapevolezza.